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Comunicato Stampa 5 aprile 2025
Successo per l'evento “One Health, Salute Circolare, Valutazione del Rischio” al Master in Controllo ufficiale degli alimenti e valutazione del rischio
Perugia, 5 aprile 2025 – Si è svolto con grande successo il seminario dedicato a "One Health, Salute Circolare, Valutazione del Rischio", un'importante occasione di aggiornamento e discussione sulle sfide globali legate alla sicurezza alimentare e alla salute pubblica. L'evento, organizzato dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia nell’ambito del Master in "Controllo ufficiale degli alimenti e valutazione del rischio", ha riunito esperti e professionisti del settore per affrontare temi di rilevante attualità riguardanti la salute animale, umana e ambientale nell’accogliente cornice del centro congressi Giò di Perugia.
La giornata è stata inaugurata con i saluti di Fabrizio Rueca, Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria, Beniamino Cenci Goga, Direttore del Master, e degli altri ospiti d’onore, tra cui Anna Giovanna Fermani dell’AUSL Latina, Antonio Menditto dell’Istituto Superiore di Sanità, Paolo Torlai, esperto in tecnologie alimentari, e Dario Dongo di Wiise S.r.l. (Great Italian Food Trade – FARE). Il contributo di questi esperti ha offerto una panoramica utile sulle implicazioni del controllo degli alimenti nella salute globale e la gestione del rischio alimentare.
La Lectio Magistralis tenuta da Romano Marabelli, Advisor della Direzione Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (WOAH), ha approfondito il concetto di "One Health" e le sue implicazioni per la salute animale e umana, sottolineando l'importanza di un approccio integrato nella gestione delle malattie zoonotiche e nella promozione della sicurezza alimentare. Marabelli ha fatto riferimento a numerosi esempi concreti, tra cui la peste suina africana, una delle principali emergenze sanitarie di rilevanza globale che minaccia la filiera alimentare e la sanità animale in molte parti del mondo. In questo contesto, l’approccio One Health risulta essenziale per prevenire la diffusione di malattie tra animali e esseri umani, oltre a garantire la sicurezza delle catene di approvvigionamento alimentare.
Durante la giornata si è discusso anche del benessere animale, un tema cruciale nella gestione della salute animale e della sicurezza alimentare. I relatori hanno evidenziato la crescente attenzione internazionale verso il trattamento etico degli animali destinati alla produzione alimentare, con un focus particolare sulla macellazione rituale, dove è fondamentale garantire il rispetto degli standard di benessere senza compromettere la sicurezza sanitaria. Il dibattito ha anche toccato temi legati alle politiche di regolamentazione per garantire che tali pratiche siano eseguite in modo sicuro e rispettoso della normativa sanitaria.
Inoltre, si è parlato della crescente domanda di proteine animali da parte dei paesi emergenti, dove una classe media in espansione sta spingendo verso l’alimentazione basata su carne e derivati. Questo fenomeno, sebbene segno di progresso socio-economico, porta con sé sfide importanti per la gestione sostenibile delle risorse naturali, la sicurezza alimentare e la prevenzione di malattie zoonotiche. Il controllo delle filiere e la promozione di pratiche di produzione alimentare sostenibile sono diventati temi centrali nel dibattito globale.
La giornata si è conclusa con una Tavola Rotonda che ha visto la partecipazione di relatori di altissimo livello, tra cui:
- Vincenzo Caputo, Direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche
- Fabrizio Rueca, Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia
- Salvatore Macrì, Direzione del Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare – Regione Umbria
- Aldo Grasselli, Presidente della Federazione Veterinari, Medici e Dirigenti Sanitari (FVM)
- Antonio Sorice, Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP)
- Ugo Della Marta, Direttore Generale Direzione per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione (DGISAN)
- Paolo Stacchini, Direttore Sicurezza Chimica degli Alimenti (Istituto Superiore di Sanità)
- Sandro Bianchini, Presidente Ordine Medici Veterinari della Provincia di Perugia
- Danilo Serva, Presidente Ordine Medici Veterinari della Provincia di Terni
I partecipanti alla tavola rotonda hanno discusso delle politiche pubbliche e delle best practice per il controllo e la prevenzione del rischio alimentare, con un focus su pratiche di produzione e consumo più sostenibili, oltre a strategie per affrontare l'emergere di malattie zoonotiche, come nel caso della peste suina africana, e le problematiche legate al benessere animale.
L’evento ha rappresentato un’opportunità di confronto interdisciplinare, mettendo in evidenza l'importanza della collaborazione tra professionisti della medicina veterinaria, della sanità pubblica e della sicurezza alimentare. La discussione ha avuto un impatto positivo, sollecitando nuove riflessioni e prospettive per migliorare la gestione dei rischi sanitari e alimentari, in un contesto di crescente interconnessione globale.
Contatti stampa:
[Beniamino Cenci Goga / bengi@mac.com]
Edizione 2024/2025
Il bando uscirà ad Aprile 2025
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Comunicato stampa sulla nuova edizione 2024-2025 del master in Sanità pubblica e controllo ufficiale degli alimenti
24 novembre 2024
Il Master di II livello in «Sanità pubblica e controllo degli alimenti» («Public health and official control of food»), di durata annuale, si articola in 60 crediti formativi e si propone di fornire competenze specifiche ai laureati nell’ambito della sanità pubblica.
Il bando per l’ammissione sarà pubblicato on-line nel sito di Ateneo all’URL:
https://www.unipg.it/didattica/corsi-a-numero-programmato/master.
Il regolamento UE n. 625/2017 sui controlli ufficiali e in particolare l’art.18, che stabilisce compiti e responsabilità dell’autorità competente e degli assistenti specializzati ufficiali (ASU) per i controlli sugli alimenti di origine animale, è oggetto di discussione sul ruolo, sul riconoscimento e sul mantenimento del ruolo del personale del sistema sanitario nazionale. Sarà trattata fra l’altro in maniera organica l’insieme ragguardevole di norme, comunitarie e unionali, applicabili alla filiera agroalimentare e sulle modalità adottate dal legislatore unionale per procedere alla loro sistematizzazione, chiarendone al contempo scopo e finalità. Entro i limiti di quanto necessario per verificare la conformità alla normativa applicabile ai differenti “oggetti” del controllo emanata dall’Unione o dagli Stati Membri in applicazione della normativa dell’Unione, il regolamento è destinato a disciplinare l’effettuazione dei controlli ufficiali lungo tutta la filiera agro-alimentare. Oggetto di tali controlli saranno: animali e merci in tutte le fasi della produzione, della trasformazione, della distribuzione e dell’uso; sostanze, materiali o altri oggetti che possono avere un impatto sulle caratteristiche o la salute degli animali e delle merci e sul loro rispetto delle prescrizioni applicabili, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione, della distribuzione e dell’uso; operatori per quanto riguarda le attività, compreso il mantenimento di animali, attrezzature, mezzi di trasporto, locali e altri luoghi sotto il loro controllo e relative adiacenze, e sulla relativa documentazione.
L'importanza crescente della sanità pubblica è legata a fenomeni di portata generale, attuali come i rapidi mutamenti delle pratiche di allevamento e di trasformazione dei prodotti di origine animale, i ruoli assunti dalle popolazioni animali nei loro rapporti con l'uomo, la globalizzazione del commercio di animali e prodotti di origine animale, i mutamenti ambientali e climatici, la comparsa di nuovi agenti patogeni e la riemergenza di agenti patogeni già noti, il continuo verificarsi di emergenze epidemiche, non ultima la pandemia Covid-19 da virus SARS_Cov-2, ambientali, chimiche, la comparsa del bioterrorismo.
Comunicato stampa del master SPVIA sulla classificazione OMS/IARC per le carni trasformate
Le recenti notizie rilanciate dall’ANSA e dai media in merito alla monografia dell’agenzia per la ricerca sul cancro (IARC) dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS) sulle carni rosse e sulle carni trasformate (su dice trasformate e non «processate», errata traduzione dall’inglese processed, come erroneamente diffuso da certi media) hanno accresciuto i quesiti riguardanti la pericolosità di certi alimenti.
L’OMS ha, infatti, rivisto la classificazione, includendo le carni trasformate nella categoria 1 (cancerogeni con prove sufficienti di tossicità basate su studi epidemiologici) e le carni rosse non trasformate nella categoria 2a (mancanza di dati epidemiologici significativi).
Nel documento dell’OMS si fa riferimento ai … continua a leggere.